L’Autore commenta la sentenza pronunciata dalla Sezioni unite in tema di falso valutativo, in prima battuta si pone l’accento sui contrasti giurisprudenziali, per poi giungere a quella che è stata la soluzione disposta dal Supremo consesso, il falso valutativo continua ad avere rilevanza penale e si configura se, in presenza di criteri di valutazione normativamente fissati o di criteri tecnici ge-neralmente accettati, l’agente si discosti da tali criteri consapevolmente e senza darne adeguata informazione giustificativa, in modo concretamente idoneo ad indurre in errore i destinatari delle comunicazioni sociali.
© 2001-2024 Fundación Dialnet · Todos los derechos reservados