“Assolto! Assolto! Assolto!”: così urlava al telefono al suo cliente Giulio Andreotti, l’avvocato – oggi ministro – Giulia Bongiorno. Era l’avvio di una spregiudicata campagna innocentista che ha truffato la stragrande maggioranza del popolo italiano, in nome del quale le sentenze sono emesse. Una campagna che aveva e ha tuttora un obiettivo preciso: minimizzare i rapporti fra mafia e politica che hanno drammaticamente segnato la storia di questo paese.
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