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Il compenso del commissario giudiziale nel concordato preventivo di società pubbliche alla luce del TUSP e del nuovo Codice della crisi e dell'insolvenza

  • Autores: Domenico Spagnuolo
  • Localización: Diritto fallimentare e delle società commerciali, ISSN 0391-5239, Vol. 94, Nº. 2, 2019, págs. 432-443
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      The crisis regulation regarding companies participated by public bodies requires coordination between the insolvency rules and TUSP. In the composition with creditor, the so-called “concordato preventivo”, the remuneration limits for the corporate bodies, provided by art. 11, § 6 TUSP, seems to influence the receiver’s (the “commissario”) fees regulation. In this sense, the negative conclusion about the enforceability of these rules results from the analytical verification of the receiver’s functions and their structural incompatibility with the complex provisions of bankruptcy law

    • italiano

      La regolazione della crisi nelle società pubbliche impone il coordinamento tra le norme concorsuali, ora introdotte dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, e quelle del TUSP. Nel concordato preventivo, il regime dei compensi da corrispondersi al commissario giudiziale deve essere coordinato con la previsione di limiti di remunerazione per gli organi sociali, dettata dall’art. 11, 6° comma, TUSP. Nel caso di sottoposizione a concordato preventivo di una società pubblica l’analisi delle disposizioni specificamente dettate per il compenso degli organi delle procedure concorsuali e le peculiari funzioni assegnate al commissario giudiziale sembrano condurre alla conclusione della inapplicabilità del suddetto limite di remunerazione per il commissario


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