Dalla repressione nelle università – attuata già prima del completamento delle elezioni, quando al ballottaggio i rapporti di forza erano ormai chiari – al progetto di legge che mira a controllare gli insegnanti delle scuole: i primi vagiti della presidenza di Jair Bolsonaro in Brasile non lasciano sperare nulla di buono neanche in materia di politica culturale. E quello brasiliano rischia di non rimanere un caso isolato, come dimostra l’analoga operazione lanciata in Germania dal partito di estrema destra Afd, che ha aperto un portale online invitando allievi e genitori a denunciare le azioni o le asserzioni degli insegnanti contrarie a esso.
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