Nonostante gli Stati dell’Europa orientale vengano continuamente accomunati dagli osservatori esterni, essi sono in realtà assai diversi tra loro, così come diverse sono le forme di populismo che vi hanno preso piede. Se quello di Orbán, in Ungheria, è un populismo ‘pragmatico’, quello di Kaczynski, in Polonia, ha una forte componente messianica, forgiata nella storia del paese. E diverso è anche il loro stato di salute. In Polonia, i populisti verranno probabilmente sconfitti alle urne. In Ungheria invece è essenzialmente impossibile.
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