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Del razzismo di sinistra e dei giocattoli

  • Autores: Ahmad Mansour
  • Localización: MicroMega, ISSN 0394-7378, Nº. 2, 2019 (Ejemplar dedicado a: Un’altra Europa è necessaria)
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • La critica alla religione come strumento di dominio è sempre stato un classico della sinistra. Eppure di fronte all’islam, in nome del rispetto delle minoranze, essa diventa improvvisamente afona. Il che si traduce di fatto in un sostegno alle visioni più fondamentaliste e in una sostanziale indifferenza, quando non addirittura ostilità, nei confronti di quei musulmani che portano avanti una critica anche radicale alla loro stessa religione e cultura. Ahmad Mansour, psicologo musulmano di origini arabo-israeliane, che da tanti anni vive e lavora in Germania, è molto chiaro: “Chi accetta che una bambina musulmana a scuola impari di meno rispetto a una non musulmana – per esempio perché non può partecipare alle lezioni di nuoto – è un razzista, che gioca con il futuro di quella bambina. Chi pensa che le strutture patriarcali dentro la comunità musulmana non possano essere criticate perché questo potrebbe ‘ferire’ i musulmani, non prende i musulmani sul serio e non li considera uguali a sé”.


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