I minora di Rousseau, a lungo ignorati, non solo anticipano o sviluppano alcuni temi rintracciabili nei capolavori del ginevrino, ma ne svelano in qualche modo la genesi, mettendo in luce l’evoluzione e le tensioni del pensiero del loro autore. I due testi che qui presentiamo per la prima volta in italiano, inoltre, fanno emergere in tutta la sua forza lo straordinario eclettismo di Rousseau, capace di mettere al servizio della propria riflessione filosofica i più svariati registri letterari. Ad accomunare questi due scritti così distanti tra loro è l’intenzione d’indagare e descrivere, attraverso la dimensione narrativa, tutta la complessità e la contraddittorietà della natura umana, in cui si coniugano miseria e grandezza, meschinità e disinteresse, pusillanimità e coraggio, corruzione e virtù.
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