A partire dagli anni Cinquanta e dalla famosa massima di Popper secondo cui le teorie scientifiche non possono mai essere provate ma solamente falsificate, si è comunemente accettata l’idea che la replicazione di un medesimo esperimento sia sufficiente per stabilirne l’affidabilità. Ma risultati coerenti potrebbero in realtà nascondere difetti nella progettazione dello studio, nei metodi e negli strumenti di analisi. Per ridurre al minimo la possibilità di errore sarebbe invece necessario osservare un medesimo problema da diversi punti di vista, con metodi diversi. Questo però significa aprirsi a una interdisciplinarità che la comunità scientifica fatica ad accettare.
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