Pur essendo trascorso esattamente un secolo dalla conferenza sulla “Politica come professione”, le riflessioni di Weber mostrano ancora oggi tutta la loro fecondità. A partire dalla discussione fra etica della responsabilità ed etica dei princìpi e dal rapporto che deve intrattenere con esse il politico. Da quest’ultimo Weber esige passione per la causa che difende, ma al contempo senso della realtà in cui opera e responsabilità per gli effetti che tale causa potrebbe scatenare. Passione e lungimiranza sono dunque ugualmente necessari al politico, anche se paiono in contraddizione. Una lezione da tenere bene a mente, in tempi di populismo, perdita di orizzonti di valore e incapacità di guardare più in là del proprio naso.
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