Richiamando l’attenzione su un’iscrizione già nota, se ne riesamina il contenuto per approfondire il significato dei vocaboli gemella e soror. L’analisi porta a stabilire una relazione tra le Clodiae, sorelle gemellecitate nel testo, ed il culto oracolare praticato ad Anzio dalle sorores menzionate da Marziale, identificabili con le Fortunae Antiatinae, di cui parla Svetonio. La successiva rassegna delle fonti letterarie sull’argomento conduce a formulare l’ipotesi che un simulacrum di queste dee, impersonate da giovani profetesse, possa riconoscersi nella famosa statua della “Fanciulla di Anzio”.
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