Come leggono i bambini in età prescolare? Quali momenti dedicano alla lettura? Quali posture adottano? Che preferenze hanno? Che tipo di attenzione pongono? Di fronte alla diffusione dei libri digitali, ancora una volta è utile interrogarsi sul valore e sul significato della lettura e del libro, che per i piccoli non è soltanto un veicolo di cultura, ma anche un’occasione di relazione, di affetto, di crescita e, non ultimo, di piacere. Le indagini a largo raggio e gli strumenti di rilevazione quantitativa rischiano di far smarrire il senso di questa esperienza così intensa e decisiva nell’età prescolare. Allo stesso tempo, la delicatezza della fascia d’età e del tema – dalle sfaccettature sensibili e volatili – comporta disegni di ricerca rispettosi e poco invasivi e soprattutto l’impiego di metodologie miste. In questo articolo si passano in rassegna alcuni esempi problematici di ricerche intorno alla lettura infantile (Istat, Censis), alcune indagini del passato che possono fornire strumenti adottabili anche per osservare il presente (Chamboredon-Fabiani), per giungere infine a offrire una proposta metodologica capace di restituire la ricchezza del fenomeno della lettura in età prescolare.
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