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Il trascorrere del tempo nel diritto penale: la prescrizione del reato tra le “criticità” della disciplina e il “difficile dialogo” tra CGUE e Corte costituzionale

    1. [1] University Niccolò Cusano

      University Niccolò Cusano

      Roma Capitale, Italia

    2. [2] Università di Foggia
  • Localización: Archivio penale, ISSN 0004-0304, ISSN-e 2384-9479, Nº. Extra 1, 2018 (Ejemplar dedicado a: La giustizia penale riformata)
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      The present work focuses on the prescription of the crime, a theme that is always "current", not only on the national side, in light of the recent Orlando reform, but also on the euro-unitary level, as shown by the "saga" Taricco.

      In this perspective, the treatment is conducted on two levels: on the one hand, the regulatory framework of the prescription that moves from the original formulation of the Rocco code, to reach, through the "infamous" ex Cirielli law, to examine some criticalities of the cited Orlando reform; on the other hand, the difficult dialogue, in the "Taricco" saga, between the Constitutional Court and the CJEU, remains, given that, even following the Taricco-bis judgment, problematic nodes remain for the future, due to the different nature of the prescription "European", of a procedural nature, compared to the "national" one, covered by the principle of penal legality.

      The discussion concludes with certain prospectazioni de jure condendo, on the current regulation of the prescription, also in light of the critical issues posed by the Taricco-bis, according to which the PIF 2017/1371 / EU directive (entered into force in August 2017) would have determined harmonization, albeit partial, of the "European" prescription regime applicable to IVA crimes.

    • italiano

      Il presente lavoro si sofferma sulla prescrizione del reato, una tematica sempre “attuale”, non solo sul versante nazionale, alla luce della recente riforma Orlando, ma anche sul piano euro-unitario, come dimostra la “saga” Taricco.

      In quest’ottica, la trattazione viene condotta su due piani: da un lato, l’inquadramento normativo della prescrizione che muove dall’originaria formulazione del codice Rocco, per giungere, attraverso la “famigerata” legge ex Cirielli, ad esaminare alcune criticità della citata riforma Orlando; dall’altro lato si dà conto del difficile dialogo, nella “saga” Taricco, tra Corte Costituzionale e la CGUE, posto che rimangono, anche a seguito della sentenza Taricco-bis, nodi problematici per il futuro, a causa della diversa natura della prescrizione “europea”, di natura processuale, rispetto a quella “nazionale”, coperta dal principio di legalità penale.

      La trattazione si conclude con talune prospettazioni de jure condendo, sull’attuale disciplina della prescrizione, anche alla luce delle criticità poste dalla Taricco-bis, secondo cui la direttiva PIF 2017/1371/UE (entrata in vigore nell’agosto 2017) avrebbe determinato un’armonizzazione, sia pure parziale, del regime della prescrizione “europea” applicabile ai reati in materia di IVA.


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