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Insularità, autogoverno e fiscalità di sviluppo nella prospettiva della macroregione del Mediterraneo occidentale

    1. [1] University of Palermo

      University of Palermo

      Palermo, Italia

  • Localización: Istituzioni del federalismo: rivista di studi giuridici e politici, ISSN 1126-7917, Nº. 3, 2017, págs. 765-789
  • Idioma: italiano
  • Enlaces
  • Resumen
    • English

      The essay deals with the issues of insularity, self-government and tax incentives in the European system that are characterized by an intimate correlation, in the sense that a crucial feature for gaining access to specific forms of regional tax incentives, in light of European jurisprudence guidelines, is the exercise of specific forms of (constitutionally guaranteed, decision-making and financial) autonomy; this feature is further strengthened by the condition of insularity. An approach that takes into account the European dynamics in this context can help bring the debate on regionalism in Italy out of its contradictory dynamics characterised by rapidly alternating centripetal and centrifugal thrusts. The outcome of the constitutional revision, far from being a stable result for Italian regionalism, requires a quick resumption of the debate on the reform of the regional system, in order to prevent centrifugal thrusts ensuing from the failed attempt at centralization. It is from the region as a political body, therefore, that it is necessary to identify a new physiognomy in the state-level and European legal space, starting from the constitutional design of the “social state of autonomies”.

    • italiano

      Il presente lavoro ha ad oggetto le tematiche dell’insularità, autogoverno e fiscalità di sviluppo nell’ordinamento europeo, che sono connotati da un’intima correlazione, nel senso che un elemento determinante per poter accedere a peculiari forme di incentivazione fiscale regionale, alla luce degli orientamenti della giurisprudenza europea, si rinviene nell’esercizio di particolari forme di autonomia (costituzionalmente garantita, decisionale e finanziaria) e risulta ulteriormente rafforzato dalla condizione di insularità. In questo senso, un approccio che tenga conto delle dinamiche europee in tale contesto può contribuire a condurre il dibattito sul regionalismo in Italia fuori dalle sue contraddittorie dinamiche, che vedono, in brevissimo tempo, alternarsi spinte centripete e centrifughe. L’esito della revisione costituzionale, lungi dal rappresentare un approdo stabile per il regionalismo italiano, impone, al fine di scongiurare che al fallito tentativo di accentramento subentrino spinte centrifughe, che il dibattito sulla riforma dell’ordinamento regionale riprenda al più presto. È della Regione come ente politico, quindi, che occorre disegnare una nuova fisionomia nello spazio giuridico statale ed europeo partendo dal disegno costituzionale dello “Stato sociale delle autonomie”.


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