This article contains the description of some didactic activities actually carried out, related to the teaching of Latin and Greek in an Italian gymnasium. The particularity is given by the diff erent approach to the study of these languages and by methodological procedures that can not only be placed side by side, but sometimes can replace those usually known, and from the mainly deductive and theoretical-grammatical style.
Activities inspired by play-teaching, role-playing or “drilling” exercises, designed specifi cally for the acquisition of linguistic and lexical structures, can not only increase the interest and motivation of learners, but also encourage more eff ective learning. The possibility of learning in an atmosphere free from anxiety-inducing factors and the stimulus to manipulate through vocational use both vocabulary and morphosyntactic structures, even complex ones, with inductive procedures and inherent to a “pragmatic” grammar, is proposed as one of the many solutions to the inveterate problem of the grammatical study of classical languages and above all to the diffi culties of their logical abstractions. In fact, some of these activities described, beyond the specifi c disciplinary contents treated, can be taken on operational models and “exempla” teaching to inspire and on which to build many other learning paths. Through the intelligibility of basic linguistic inputs, pupils are fi rst put in the conditions to use the language (profi ciency of use), then to observe and describe the characteristics (metalinguistic competence), and only, in the end, to refl ect more deeply and with greater awareness, understanding the mechanisms and dynamics of functioning.
Questo articolo contiene la descrizione di alcune attività didattiche eff ettivamente svolte, relative all’insegnamento del latino e del greco in un liceo classico italiano.
La particolarità è data dalla diversità di approccio allo studio di queste lingue e da procedure metodologiche che non solo possono essere affi ancate, ma a volte anche sostituite a quelle usualmente note e dal taglio prevalentemente deduttivo e teoricogrammaticale.
Attività ispirate alla ludodidattica, al role-playing o ad esercizi “drilling”, pensati appositamente per l’acquisizione di strutture linguistiche e lessicali, riescono non solo ad aumentare l’interesse e la motivazione dei discenti, ma anche a favorire un apprendimento più effi cace. La possibilità di apprendere in una clima scevro da fattori ansiogeni e lo stimolo a manipolare attraverso l’uso attivo tanto il lessico quanto le strutture morfosintattiche, anche complesse, con procedure induttive e inerenti ad una grammatica “pragmatica”, si prospetta come una delle tante soluzioni all’inveterato problema dello studio grammaticale delle lingue classiche e soprattutto alle diffi coltà delle loro astrazioni logiche. Alcune di queste attività descritte, infatti, al di là dei contenuti disciplinari specifi ci trattati, possono essere assunte a modelli operativi ed “exempla” didattici cui ispirarsi e sui quali costruire molti altri percorsi di apprendimento. Attraverso la comprensibilità degli input linguistici di base gli alunni vengono messi prima nelle condizioni di utilizzare la lingua (competenza d’uso), poi di osservarne e descriverne le caratteristiche (competenza metalinguistica), e solo alla fi ne di rifl ettere più a fondo e con maggiore consapevolezza, comprendendone i meccanismi e le dinamiche di funzionamento.
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