Resumen de Alcune osservazioni sulla "iusta causa absentiae": A proposito della "mulier gravida" in D. 2.11.2.4
- italiano
La gravidanza è stata oggetto di particolare considerazione nel sistema giuridico romano (ars boni et aequi), secondo quanto emerge dalle disposizioni adottare dai giuristi romani che attribuiscono uno straordinario rilievo alla donna nella sua "funzione procreativa". In questa prospettiva, singolare rilievo assume un frammento di Ulpiano (Ulp. 74 ad ed. D. 2.11.2.4) ove il giurista, sulla base di un "responsum" di Labeone, qualifica la gravidanza come una "iusta causa absentiae" idonea ad operare con effetto liberatorio in tema di "vadimonium iudicio sisti". La "ratio" sottesa a D. 2.11.2.4 (Ulp. 74 ad ed.) è quella di difendere la donna in un momento così delicato della vita e si inserisce nel più generale orientamento della giurisprudenza romana, a cominciare dall'epoca più antica, di difendere la salute della donna incinta, la vota del concepito e, più in generale, l'interesse della "res publica" alla crescita del popolo ("civitas augescens").
- English
Pregnancy has been particularly taken in consideration in the Roman legal system ("ars boni et aequi"), as evidenced by the provisions adopted by Roman jurists who attribute an extraordinary importance to women in their "procreative function". In this perspective, a particularsignificance takes on a fragment of Ulpiano (Ulp 74 ad ed D. 2.11.2.4). The jurist, on the basis of a Labeone's "responsum", qualifies pregnancy as a "iusta causa absentiae" capable of operating with liberating in relation to the "vadimonium iudicio sisti". The "ratio" under D. 2.11.2.4 (Ulp. 74 ad ed.) is to defend women in such a delicate moment of their lives and it belongs to the more general orientation of Roman law, since the most ancient times, in defending the health of the pregnant woman, the life of the unborn child and, more generally, the interest of "res publica" to the growth of the population ("civitas augescens").
