The massive projection of information contents in the digital world and the ever-increasing pervasiveness and ubiquity of web-based resources are unstoppable phenomena that force a careful reflection on the role that public libraries and conservation libraries play in the traditional cultural scene; on how they are perceived by users; on how they are solicited by the digital world and how they adapt (or at least try to do so) to change towards this aspect.The concept of public library can certainly be considered as one of the most disruptive cultural innovations of the modern era: this innovation has profoundly marked the development of our society up to the present day, helping to shape its forma mentis and gradually becoming more and more “transparent” because now considered “normal”; however, there are many pitfalls and difficulties that our society ‒ hyper-connected and bulimic in the spasmodic search for accessible contents in digital ‒ puts forward the public library, even more, if it corresponds to the particular meaning of the conservation library. The public library and the conservation library are very often faces of the same coin, souls of the same institution, face the challenge of the digital dimension.
La massiccia proiezione di contenuti informativi nel mondo digitale e la sempre maggiore pervasività e ubiquità delle risorse web based sono fenomeni inarrestabili che obbligano a un’attenta riflessione sul ruolo che le biblioteche pubbliche e le biblioteche di conservazione giocano nel panorama culturale tradizionale; su come esse vengano percepite dall’utenza; su come esse vengano sollecitate dal mondo digitale e su come si adattino (o, quanto meno, tentino di farlo) al cambiamento verso tale dimensione.Il concetto di biblioteca pubblica può certamente essere considerato come una delle innovazioni culturali più dirompenti dell’era moderna: tale innovazione ha segnato profondamente lo sviluppo della nostra società fino al giorno d’oggi, contribuendo a plasmarne la forma mentis e divenendo via via sempre più “trasparente” perché ormai considerato “normale”; molte sono, però, le insidie e le difficoltà che la nostra società, iper-connessa e bulimica nella spasmodica ricerca di contenuti accessibili in digitale, pone dinanzi alla biblioteca pubblica, ancor di più se ad essa corrisponde la particolare accezione della biblioteca di conservazione. La biblioteca pubblica e la biblioteca di conservazione, molto spesso facce di una stessa medaglia, anime di una medesima istituzione, si trovano dinanzi alla sfida della dimensione digitale.
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