La dimensione temporale in Pascoli si situa ben al di là della tradizionale suddivisione tra tempo reale, scandito dall’orologio, e tempo della memoria. Questo saggio, analizzando la trattazione del tempo nei Canti di Castelvecchio, illustra la triplicità della temporalità che emerge nei componimenti legati alla comunità di Castelvecchio: tempo interiore, naturale e storico. I passaggi da un tipo di tempo a un altro sono sottolineati dall’elemento sonoro, in particolare dal suono della campana. Nel Ritorno a San Mauro, Pascoli apre la nuova dimensione di un tempo “altro”, non più circolare, ma frutto della visionarietà e del legame con i suoi genitori morti. Tuttavia, il riappropriarsi della memoria viene a interrompersi e a risultare impossibile a causa della riproposizione di un trauma infantile, non risolto.
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