Lo chiamano ‘reddito di cittadinanza’ ma in realtà la proposta del Movimento 5 Stelle poco o nulla ha a che fare con l’idea di un reddito di base indipendente dal lavoro che è al centro delle proposte europee più avanzate. Con un’impropria identificazione tra ‘povero’ e ‘disoccupato’ e un approccio paternalista che vede nel percettore del reddito un potenziale approfittatore da tenere sotto sorveglianza (e a cui prescrivere persino i consumi), quello proposto dal governo Conte tutto è fuorché uno strumento di emancipazione e cittadinanza.
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