Il saggio ricostruisce le vicende editoriali di un giornale legittimista, «L’Amico della gioventù» (1832-1837), inserendolo nel contesto culturale della Modena capitale dell’intransigentismo cattolico degli anni trenta. L’analisi della breve vita dell’Amico è però soprattutto l’occasione per vedere come il suo promotore e direttore Francesco Galvani, provi a costruire una carriera di letterato che cerca di attraversare i confini politici presenti nell’Italia della Restaurazione. Attraverso la ricostruzione di una figura interstiziale come quella di Galvani, l’obiettivo del saggio è dunque quello di offrire un peculiare sguardo sul mondo delle lettere italiane nella prima metà dell’ottocento
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