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Resumen de Costituzione, democrazia e autonomie nel pensiero e nell’azione di Renzo Laconi

Maria Luisa Di Felice

  • Renzo Laconi (1916-1967), giovane dirigente comunista, già attivo componente della Consulta regionale sarda (1945-46), è eletto alla Costituente nel giugno 1946, in un momento cruciale per la sua formazione intellettuale e per lo sviluppo del suo pensiero: Gramsci costituisce il principale riferimento politico mentre affronta con matura convinzione i temi dell’autonomia, delle questioni meridionale, sarda e contadina. Tra gli esponenti più rappresentativi della nuova generazione comunista vicina a Togliatti, deputato per quattro legislature (1948-67) e segretario regionale sardo (1957-63), si distingue per l’appassionato impegno nella costruzione e nel consolidamento della democrazia repubblicana, e per l’attuazione del Piano di rinascita della Sardegna (1962), il primo esempio di programmazione economica e sociale regionale. Riflettere sul suo contributo alla definizione della Costituzione, allo sviluppo democratico della politica nazionale, significa rendere giustizia alla rilevanza e all’originalità del suo pensiero, valorizzare il suo sentirsi ed essere un precursore nel partito, portare, quindi, alla luce il suo impegno a rinnovare l’approccio del Pci e il ruolo dei comunisti su molte delle questioni intorno alle quali il partito si confrontò nel dibattito nazionale, nelle aule parlamentari, ma anche al proprio interno: questioni nodali relative all’attuazione della Costituzione, alle riforme di struttura, alla battaglia meridionalista, regionalista e autonomista, alla definizione di un modello concreto e organico di sviluppo e di trasformazione democratica della società italiana


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