La nostra normativa fornisce già tutti gli strumenti giuridici per perseguire i reati di abuso sessuale, con una ragionevole proporzionalità della pena in relazione alla gravità dei reati. Lo stesso famigerato limite dei sei mesi per presentare denuncia – oggetto di molte critiche – è in realtà un periodo di tempo superiore a quello previsto per altri reati, proprio perché il legislatore ha tenuto in conto le particolarità dello stupro. Le denunce tardive inoltre non solo non consentono all’accusato di difendersi in un tribunale, ma rendono molto più complicato l’accertamento della verità di quanto viene denunciato. Ben venga dunque una presa di consapevolezza collettiva, senza però dimenticare i princìpi cardine di uno Stato di diritto.
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