The present paper records some noteworrhy gastropod species at Cala Iris, a cove on the coast of Torres de Alcalá (= Torres el Kal'a, 35°10’ N, 04°.19' W), Mediterranean Morocco. These species belong to the families Diastomatidae Cossmann, 1893, Rissoidae J.E. Gray, 1847, Eulimidae H. Adams & A. Adams, 1853, Buccinidae Rafinesque, 1815, Marginellidae Fleming, 1828, Hyalogirinidae Warén & Bouchet, 1993, Philinidae J.E Gray, 1850. and Ellobiidae A. Adams, 1855. The records are commented in brief notes. Some notes contain also remarks on the nomenclature and/or systematics of the species. Philine iris n. sp. is here described on the basis of empty shells, and is compared with the most similar Atlantic-Medirerranean species. The present paper includes also the first Mediterranean record of the Eastern Atlantic Philine condensa van der Linden, 1995, and the first Eastern Mediterranean record of Philine intricata Monterosato, 1884.
Sono segnalate alcune specie di gasteropodi (Prosobranchia, Heterobranchia ed Opisthobranchia) di particolare interesse dal fondale infralitorale di Cala Iris, una baia nei pressi di Torres de Alcalá (= Torres el Kal’a, 35°10’ lat. nord, 04°19' long. ovest), sulla costa mediterranea del Marocco, a 130 km ca. da Ceuta. Da questa località è qui descritta. Philine iris n. sp., sulla base della sola morfologia conchiliare. La nuova specie presenta una conchiglia simile a Philine punctata (J. Adams, 1800), la cui scultura spirale, però, è composta di file di fossette non collegate tra loro, mentre su P. iris le fossette sono collegate a formare strie catenoidi. La protoconca di P. iris è meno larga, con nucleo meno prominente, e scolpita in modo più grossolano da granuli di forma irregolare, disposti disordinatamente. Philine catena (Montagu, 1803) è anche essa prossima per dimensioni, forma generale e scultura. P. iris ha, tuttavia, profilo più arrotondato, sia frontalmente, che lateralmente, è meno ristretta verso la sommità, ha labbro interno più flessuoso e strie spirali più delicate, che iniziano come strie ondulate semplici per assumere con maggiore gradualità il caratteristico aspetto catenoide. La protoconca di P. iris è di maggiori dimensioni, ma scolpita in modo analogo. Questa specie è probabilmente la "Philine sp.” recentemente segnalata da Moreno & Templado (1998) per la Spagna meridionale e Ceuta e la Philine raffigurata vivente da Mifsud (1996) come "Philine quadrata (S.V.Wood, 1939)". Alvania sculptilis (Monterosato, 1877) è specie comune a Torres de Alcalá, simile a - o, forse, solo una forma di - Alvania scabra (Philippi, 1844), che sembra rimpiazzare nell’estremo Mediterraneo occidentale, distinta per la variabile consistenza della scultura assiale, in molti casi pressoché evanescente, i tre cordoni spirali decorrenti sul penultimo giro sopra l'apertura, in luogo dei quatto di A.scabra, e la protoconca più arrotondata e con nucleo meno prominente. Gli esemplari con scultura maggiormente marcata sembrerebbero corrispondere ad Alvania oranica (Pallary, 1900), la cui identità resta, in ogni caso, incerta. Alvania sculptilis è abbondante a Torres de Alcalá, dove vive su alghe brune. Alvania tessellata (Weinkauff, 1368, ex Schwartz MS.), piuttosto comune a Torres de Alcalá, non sembra effettivamente distinta da Alvania spinosa (Monterosato, 1390), per come quest'ultima è generalmente identificata in letteratura. Il solo presunto carattere distintivo, la seconda fila spirale di noduli, in posizione abapicale, è incostante: su molte conchiglie la seconda fila di noduli è appena accennata dimostrando così l’esistenza di forme intermedie. La simile Alvania pagodula (B.D.D.,1884) può mostrare, anch’essa, una forma con una sola fila di noduli e, peraltro Alcidia spinosa Monterosato - descritta su materiale pleistocenico e recente della Sicilia e non dall'areale lusitanico - potrebbe ben corrispondere, di fatto, a quest’ultima forma. Altre specie qui segnalate sono Cassiella abylensis Gofas, 1987, Cingula trifasciata (J.Adams, 1800), Setia aartseni (Verduin, 1984), Setia slicorum (Verduin, 1984), Vitreolina cionella (Monterosato, 1878), Chauvetia cfr. retifera (Brugnonee, 1880) [= "Pleurotoma pelliphocae Reeve, 1845”, sensu auctores], Granulina wanhareni (van Aartsen, Menkhorst & Gittenberger, 1984), Hyalogyra zibrowii Warén in Warén, Carrozza & Rocchini, 1997, Brachystomia improbabilis (Oberling, 1970), n. comb. [= Odostomia verduini van Aartsen, 1987], Philine intricata Monterosato, 1884, di cui si raffigura anche una piastra gastrica, e Pseudolampus kochi (Pallary, 1900). Quest'ultima non è la specie tipo di Pseudolampus Pallary, 1900, contrariamente a quanto talora indicato in letteratura: la specie tipo di Pseudolampus è Melampus exiguus Lowe, l835, per designazione successiva di Monterosato (1906). Non è da escludere, tuttavia, che M. exiguus, descritta originariamente da Madeira, possa essere, effettivamente, un sinonimo seniore di P. kochi. I1 nome Chauvetia cfr. retifera (Brugnone, 1880) è qui adottato per la specie comunemente denominata Chauvetia pellisphocae, giacché il mareriale tipico (NHML) di Pleurotoma pellisphocae Reeve, 1845, corrisponde ad un turride delle Indie Occidentali. Brugnone (1880) ha basato Lacheis retifera su una singola conchiglia fossile da Caltanissetta (Sicilia), ma Monterosato (1884; 1889b) sembrerebbe aver impiegato questo nome per la specie qui segnalata. Non avendo potuto ancora rintracciare l'olotipo di Lacheis retifera, probabilrnenre perduto, o altro materiale identificato come tale da Brugnone, questo nome è impiegato con beneficio di inventario, essendo più antico di Chauvetia elongata F. Nordisieck & García Talavera, 1979, un nome, quest'ultimo, comunque da verificare. Infine, sono qui presentate anche le prime segnalazioni di Philine condensa van der Linden, 1995, per il mar Mediterraneo e di Philine intricata Monterosato,1884, per il bacino orientale del Mediterraneo
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