Oxychilus meridionalis (Paulucci, 1881) belongs to Oxychilus (s.str.) sensu Giusti & Manganelli (1999), a "subgenus" of Oxychilus characterized by: penis with flagellum (1); penial retracror inserted at apex of flagellum (2); epiphallus usually longer than proximal penis, its internal wall with slender longitudinal pleats (3); mucous gland mainly vaginal (4); long mesocone of central tooth (5). It is a small to medium-sized species, with a yellowish, yellow - brown or greenish shell, very variable in shape and size. It can only be identified by anatomical characters: penis without clear distinction into proximal and distal parts ("bottleneck" portion of proximal penis absent) (1); distinctive internal ornamentation of penis consisting of 5-6 to 13-15 longitudinal pleats, usually straight, sometimes wavy or lobate except around epiphallus opening into penis where there is a system of smaller pleats, radially disposed, sometimes fragmented into rows of variably large papillae) (2). O. meridionalis has a very puzzling nomenclatural-taxonomical history due to its wide conchological and anatomical variability not realized by early authors. Consequently it has been reported in the literature under many different names, three of which are its junior synonyms: Hyalinia isseliana Paulucci, Oxychilus tongiorgii Giusti, 1969, and O. forcartianus Giusti, 1969. Other names recently erroneously used for this species include: “Oxychilus obscuratus”, “O. porroi”, “O alliarius”, O. cf.draparnaudi” and,”O. cfr. uzielli” (Forcart, 1967, 1968; Giusti, 1969b; Giusti e Mazzini, 1971, Sabelli et al., 1977). O. meridionalis is not globally threatened. It has a narrow distribution, limited to Tuscany and eastern Liguria, but does not seem to be under any particular threat at present.
Oxychilus meridionalis (Paulucci, 1881) appartiene ad Oxychilus (s.str.) sensu Giusti & Manganelli (1999), un "sottogenere" di Oxychilus caratterizzato da: presenza del flagello peniale (1); retrattore peniale inserito all'apice del flagello (2); epifallo generalmente più lungo del pene prossimale e con le pareti interne percorse solo da esili pliche longitudinali (3); ghiandola mucosa per lo più vaginale (4); dente centrale della radula con lungo mesocono (5). O. meridionalis è una specie di dimensioni piccole - medie, con conchiglia giallognola, talvolta giallo - bruna o verdastra, molto variabile in forma e dimensioni che può essere identificata solo con lo studio anatomico: pene privo di evidente restringimento ("collo di bottiglia") alla fine della porzione prossimale (1); ornamentazione interna del pene prossimale costituita da 5-6 a 13-11 pliche longitudinali, generalmente diritte, qualche volta ondulate o lobate eccetto che attorno all'apertura dell'epifallo dove esiste un sistema di pliche più piccole disposte radialmente e talvolta frammentate in file di più o meno grandi ed evidenti papille) (2). O. meridionalis ha una storia nomenclaturistica e tassonomica molto complessa a causa del fatto che la sua ampia variabilità, conchiliare ed anatomica, non è stata correttamente interpretata dagii autori del passato. Conseguentemente, è stato citato nelIa letteratura sotto molti differenti nomi, tre dei quali risultano più giovani sinonimi: Hyalinia isseliana Paulucci, Oxychilus tongiorgii Giusti, l969, e O. forcartianus Giusti, 1969. Altri nomi applicati erroneamente a questa specie in tempi recenti sono: "“Oxychilus obscuratus”, “O. porroi”, “O alliarius”, O. cf. draparnaudi” e, ”O. cfr.uzielli” (Forcart, 1967, 1968; Giusti, 1969b; Giusti e Mazzini, 1971, Sabelli et al., 1977). O. meridionalis ha una distribuzione ristretta, circoscritta alla Toscana ed alla Liguria orientale e non sembra essere, al presente, soggetto ad alcuna particolare minaccia.
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