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Industrial Relations Developments in Slovenia and Their Impacts on Inequality

  • Autores: Branko Bembič
  • Localización: Economía & lavoro: rivista quadrimestrale di politica economica, sociologia e relazioni industriali, ISSN 0012-978X, Vol. 52, Nº 1, 2018, págs. 33-52
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • La Slovenia possiede un’economia relativamente coordinata e un sistema di relazioni industriali di tipo neo-corporativista, il quale è stato sottoposto a pressioni sempre crescenti a partire dalla metà degli anni Duemila. Dopo aver descritto il periodo di formazione del sistema di relazioni industriali sloveno e le pressioni cui esso è stato sottoposto, il presente articolo affronta gli sviluppi verificatisi nelle aree della flessibilità e della garanzia del posto di lavoro, nonché il loro impatto sulla disuguaglianza nel periodo post-2008. A seguito della rottura del dialogo sociale a livello nazionale e del rafforzamento, su pressione degli attori internazionali, della posizione del capitale e del governo, il potere dei sindacati si è rivelato decisivo per il raggiungimento di un compromesso tra le richieste di flessibilità, da un lato, e le misure a garanzia del posto di lavoro, dall’altro. Considerata la ripartizione diseguale delle risorse a disposizione dei sindacati di settore, l’integrazione dei vari livelli (aziendale, settoriale e nazionale) delle strutture sindacali è stata di fondamentale importanza per la lotta contro la disuguaglianza.


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