Rilevate le spinte contrapposte dal lato del movimento sindacale e dal lato dei datori di lavoro in tema di decentramento contrattuale, l’A. esamina gli assetti disegnati nel 1992-93 ed evidenzia come tali spinte, incidendo su di essi, non garantiscano un equilibrio stabile. Sintetizzato, quindi, il quadro teorico di riferimento relativamente alle implicazioni possibili della struttura della contrattazione e illustrati vantaggi e svantaggi di un sistema decentrato, l’A. perviene alla conclusione che un sistema decentrato di contrattazione risulti attualmente preferibile. A fronte dell’analisi condotta, pertanto, l’A. svolge le proprie considerazioni conclusive con riferimento alle proposte formulate per perseguire l’obiettivo di un sistema contrattuale maggiormente decentrato.
This paper examines the opposing requirements of the trade-union movement on the one hand and the employers on the other in relation to decentralised bargaining in Italy, providing an overview of the bargaining procedures laid down in 1992-93, and underlining the fact that within this framework the pressures exerted by the two sides give rise to instability. After outlining the theoretical frame of reference concerning bargaining structures, and the advantages and disadvantages of collective bargaining, the author comes to the conclusion that a system of decentralised bargaining is to be preferred. On the basis of the analysis provided, the author examines proposals for achieving the objective of a more decentralised bargaining system.
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