This paper begins with an overview of Confcooperative and an outline of the characteristics of the cooperative system: its multisectoral structure, the active promotion of the setting up of new enterprises and the processes of integration and development, the monitoring function, on the part of the recognised associations, of the member cooperatives, on the basis of the principle that the cooperative movement should be self-governing. The author then examines various aspects of the context in which the members (and potential members) operate, and underlines the progressive diversification of cooperative enterprises in terms of size, and the existence of varying levels of development, as well as the tendency towards concentration and the related changes in the number of member cooperatives in the various sectors. With regard to the problem of representation, in the author’s view the main critical aspect is the need, with reference in particular to the existence of acronyms that are hardly known or not known at all, to enhance the effectiveness of the principle of mutual recognition as a fundamental characteristic of a network of relations between the social partners. In this connection the author underlines the topical nature of the issues relating to the law on representation. With regard to the structure of cooperative associations and the identification of more up-to-date representative techniques, the author highlights the fact that in recent years the associations have concentrated on promoting their own organisational culture and on the modernisation of processes, whereas the challenges that are now being posed concern the capacity of the associations to stimulate, accompany and support the cooperatives along a path of entrepreneurial development and to promote organisational cohesion. In this connection until now collective bargaining has not been the main channel for the development of the associations, and its strategic importance has only recently come to the fore. The author concludes that there is a need for a far-sighted strategic vision, and an ability to reconsider and update it, and that the quality of management is therefore of fundamental importance for the development of the network of cooperative associations.
L’A., premesse alcune informazioni su Confcooperative, muove, per la sua analisi, dalla individuazione delle caratteristiche del sistema cooperativo: la multisettorialità, la promozione attiva nella costituzione di nuove imprese e nei processi di integrazione e sviluppo, l’attività di vigilanza, da parte delle associazioni riconosciute, sulle cooperative aderenti in virtù del c.d. principio dell’autocontrollo del movimento cooperativo. L’A. esamina quindi i profili relativi al mondo degli associati (anche potenziali) e sottolinea la progressiva diversificazione dimensionale delle imprese cooperative e l’esistenza di dinamiche differenziate, quanto alla tendenza verso la concentrazione e conseguentemente al numero degli associati, nei diversi settori. Con riferimento al problema della rappresentanza il maggiore profilo di criticità è individuato dall’A. nella necessità di favorire, con specifico riferimento all’esistenza di sigle sconosciute e semisconosciute, l’effettività del principio di mutuo riconoscimento quale elemento costitutivo di un sistema di relazione fra le parti sociali e, al riguardo, l’A. sottolinea l’attualità della questione relativa alla legge sulla rappresentanza. Quanto alla struttura delle associazioni delle cooperative e all’individuazione di modalità più attuali della rappresentanza, l’A. evidenzia come l’impegno associativo si sia concentrato, in tempi recenti, sulla promozione della cultura organizzativa e sull’ammodernamento di processi, mentre costituiscono sfide emergenti quelle connesse alla capacità delle strutture associative di sollecitare, accompagnare ed assistere le cooperative lungo percorsi di sviluppo imprenditoriale e di favorire la coesione organizzativa. In questo quadro l’azione relativa alla contrattazione collettiva non è, storicamente, il principale canale di sviluppo associativo e la relativa importanza strategica costituisce una acquisizione progressiva e, per taluni aspetti, recente. A fronte del quadro così delineato, l’A. conclude che il possesso di una visione strategica lungimirante, la capacità di aggiornarla e di correggerla, e quindi la qualità dei gruppi dirigenti, costituiscono variabili decisive per lo sviluppo del sistema associativo.
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