Resumen de Le associazioni imprenditoriali tra eredità storica e sfide del futuro
- English
This article aims to analyse the way in which Italian business associations have dealt with the profound changes in the national and international economic and political system, and in this connection two tendencies are highlighted. First of all, in terms of the structure of the system of representation of Italian entrepreneurs as a whole, there appears to be a high degree of overall stability in the sense that the main characteristics, such as fragmentation, and the lack of a clear distinction between economic and union activities, are largely unchanged. However, it may be said that two aspects have changed. First, the links between political parties and entrepreneurial associations have become weaker. Second, Confindustria, the main association in the industrial sector, no longer plays a leadership role for the associations of small businesses, retailers, farmers and cooperatives. In terms of organisational structures within each individual association, on the other hand, it is possible to identify a series of changes that are often highly innovative (the provision of new services, networking among companies, and the outsourcing of certain business support functions). In his concluding remarks, the author argues that in order to interpret the trends that are under way, and to assess the prospects for Italian entrepreneurial associations, it is necessary to consider the strategic choices that decision-makers in the associations must make in order to deal with the transformation taking place in the operational context.
- italiano
L’articolo si propone di analizzare il modo in cui le associazioni imprenditoriali italiane hanno fatto fronte ai profondi mutamenti in atto nel sistema economico e politico nazionale ed internazionale. Vengono evidenziate due tendenze. A livello di struttura dell’intero sistema di rappresentanza degli imprenditori italiani si rileva una sostanziale macrostabilità in quanto i suoi tratti distintivi (frammentazione, scarsa differenziazione tra funzioni economiche e funzioni sindacali, ecc.) sostanzialmente restano invariati. Mutano solo due aspetti. In primo luogo il legame organico tra partiti ed associazioni si è allentato. In secondo luogo, la Confindustria, la principale associazione del settore industriale, non svolge più funzioni di leadership nei confronti delle associazioni degli artigiani, dei commercianti, degli agricoltori e delle cooperative. A livello di assetti organizzativi all’interno di ogni singola associazione si registrano, invece, microadattamenti spesso molto innovativi (offerta di nuovi servizi, politiche di networking tra imprese, outsourcing di alcune funzioni di supporto alle imprese). L’A., infine, sostiene che per interpretare le tendenze in atto e individuare le prospettive dell’associazionismo imprenditoriale in Italia è necessario considerare le scelte strategiche (strategic choices) che i gruppi dirigenti delle associazioni debbono fare per fronteggiare i mutamenti in atto nel contesto in cui operano.
