Se in modo abbastanza evidente un atteggiamento satirico guida la penna di Leopardi nello stendere il Discorso sopra lo stato presente del costume degli Italiani, e se in modo meno palese una profonda relazione comica con il linguaggio è all’origine del suo pensiero sul «carattere degli italiani», ancor meno visibile è la chiave interpretativa con la quale Leopardi traccia un impietoso ma divertito ritratto di un popolo: si tratta dell’eccesso di «amor proprio», che ha ridotto gli italiani alla cecità e all’anestesia intanto che rifuggono qualsiasi legame sociale, o solidale o di convenienza che sia.
In writing the unfinished Discorso sopra lo stato presente del costume degli Ita-liani, Leopardi shows, in a fairly obvious manner, a satirical attitude; at the origin of his thoughts on «the character of the Italians» it appears, in a less obvious manner, a profound comic relationship with the language; finally, the interpretative key with which Leopardi traces a pitiless but amusing portrait of a People, is even less visible: it is the excess of «Self-love», which has reduced the Italians to blindness and anesthesia while avoiding any social costume, nor for solidarity nor for convenience.
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