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Chruscev, la casa sovietica e l'abbondanza comunista

  • Autores: Giovanni Moretto
  • Localización: Societá e storia, ISSN 0391-6987, Nº. 159, 2018, págs. 151-180
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • All�inizio dell�epoca sovietica la questione della casa venne affrontata nelle aree urbane con una soluzione particolare, la cosiddetta kommunalka, l�appartamento in condivisione con in comune l�ingresso, la cucina e il bagno. Era nei fatti una soluzione di ripiego, ma incarnava anche le istanze collettivistiche dell�ideologia vigente in Unione Sovietica. Nei primi anni cinquanta la situazione abitativa divenne estremamente problematica. La nuova leadership chru?s?cëviana, che raccoglieva le aspirazioni dei cittadini ad un aumento dei beni di consumo e a un miglioramento delle condizioni di vita, decise di intervenire con l�implementazione dell�edilizia abitativa e la promessa dell�appartamento unifamiliare. Veniva così inaugurata una nuova era dell�architettura sovietica, caratterizzata dall�affermarsi su vasta scala della progettazione tipo e della prefabbricazione. La donna, vista come casalinga, nonostante le tante parole del regime sulla parità di genere, era al centro di queste dinamiche e riceveva la promessa di un alleggerimento del lavoro domestico grazie agli elettrodomestici di cui l�utopia chru?s?cëviana dell�abbondanza e del benessere garantiva la diffusione.


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