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Proncipio della domanda e limitazione dell'onere di impugnazione nel processo amministrativo di legittimità

    1. [1] Università di Pavia
  • Localización: Diritto Processuale Amministrativo, ISSN 0393-1315, Anno 35, Nº. 4, 2017, págs. 1332-1379
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • Principle of party presentation and limitation of the appeal in the administrative process of legitimacy
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      The contribution considers the general issue of derived invalidity of connected acts by addressing a major and still relevant problem, namely to determine whether and when the plaintiff has the burden of challenging, besides the immediately prejudicial act, also the consequential act which follows. The solution represented by the invalidity that results in an elimination effect of the consequent act is then re-examined, from the time of its initial emergence in the administrative case law up to the most recent decisions, analyzing its several profìles of incompatibility with the principles of the administrative process reported by the majority doctrine and also highlighting the opposite demands under the various (increasingly restrictive) guidelines followed by the judges. Considering, conversely, the emerging arguments favorable to this solution in doctrine and jurisprudence, the script suggests that the real object of the claim should be identified starting not just from the contested act but also from the concrete injury caused by the administrative action, emphasizing how contradictory is to admit, on the one hand, the immediate contestability of the injurious procedural acts and, on the other hand, to continue to require the appeal of the consequential act in addition to the one already challenged. The conclusion is thus favorable to recognizing that the annulment of immediately injurious procedural acts produces an elimination effect on the consequential acts, pointing out that, as such, neither the need for the protection of third parties, now guaranteed by the judicial measures assuring the right to a fair hearing, nor that of legal certainty, linked to the rule that provides for the stability of the not challenged act — which does not in fact constitute an absolute principle that can't be subject to limitation — can represent a real obstacle.

    • italiano

      Il contributo considera il tema generale dell'invalidità derivata tra atti in rapporto di presupposizione affrontando un problema rilevante e ancora attuale, ossia quello di stabilire se e quando il ricorrente abbia l'onere di impugnare, oltre all'atto presupposto immediatamente lesivo, anche l'atto consequenziale che ne discende. Viene così riesaminata la soluzione dell'invalidità con effetto caducante e la sua alterna fortuna, a partire dal momento dell'iniziale emersione nella giurisprudenza amministrativa fino alle decisioni più recenti, evidenziando le esigenze contrapposte sottese ai diversi orientamenti (sempre più restrittivi) seguiti dai giudici e analizzando i molteplici profili di incompatibilità con i principi del processo amministrativo segnalati dalla dottrina maggioritaria. Considerate per converso le posizioni favorevoli all'invalidità caducante che riaffiorano in dottrina e giurisprudenza, lo scritto suggerisce che il vero oggetto della domanda debba essere individuato a partire non tanto dall'atto impugnato quanto dalla concreta lesione prodotta dall'azione amministrativa, sottolineando come appaia contraddittorio ammettere da un lato l'immediata impugnabilità degli atti endoprocedimentali lesivi e dall'altro continuare a ritenere necessaria anche l'impugnazione dell'atto consequenziale in aggiunta a quello già impugnato. Si prospetta così una conclusione favorevole a riconoscere l'invalidità caducante in riferimento all'impugnazione di atti endoprocedimentali immediatamente lesivi, evidenziando come in tal senso non possano rappresentare un vero ostacolo né l'esigenza di tutela dei terzi, oggi garantita dall'istituto dell'integrazione del contraddittorio, né quella della certezza del diritto, legata alla regola dell'incontestabilità dell'atto non impugnato, che invero non costituisce un principio assoluto insuscettibile di subire limitazioni.


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