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Opportunità di selezione naturale in una comunità alpina dell’Antico Delfinato

    1. [1] Università di Torino
    2. [2] Università di Parma
  • Localización: Antropo, ISSN-e 1578-2603, Vol. 38, 2017, págs. 1-12
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • Opportunity for Natural Selection in an Alpine community of Antico Delfinato
  • Enlaces
  • Resumen
    • italiano

      Nelle popolazioni umane il successo riproduttivo dipende dal numero totale di discendenti che ogni coppia o meglio, ogni donna, lascia alle generazioni successive.

      Tuttavia la selezione naturale non opera solo attraverso la fecondità differenziale, in quanto la fitness biologica è determinata anche dalla sopravvivenza dei discendenti, almeno fino al raggiungimento della loro età riproduttiva.

      Il presente studio è stato condotto sulla popolazione di Chiomonte, piccolo comune rurale della Val di Susa (Piemonte, Italia). Sono state analizzate le variazioni dell’indice di opportunità di selezione naturale di Crow (It) e delle sue componenti (indici di mortalità preriproduttiva Im e di fecodità If) dal 1670 al 1830. In questo intervallo di tempo nella comunità si sono verificati importanti cambiamenti che, a livello economico e sociale, hanno avuto ripercussioni su alcuni aspetti relativi alla struttura delle famiglie e alla loro discendenza.

      A partire dagli atti di matrimonio, battesimo e decesso riportati nei registri parrocchiali è stato possibile ricostituire le famiglie “biologiche” e analizzare la storia riproduttiva di circa l’80% delle donne sposate, valutando il numero di figli avuti da ciascuna in relazione all’età al matrimonio e alla sua durata. L’analisi dell’interazione tra i patterns di mortalità e l’opportunità di selezione naturale ha permesso di comprendere le potenziali implicazioni delle crisi di mortalità e soprattutto il ruolo che la mortalità infantile aveva in passato. Questa, infatti, si mantiene su valori prossimi al 250‰ fino alla seconda metà del XVIII secolo per poi abbassarsi a valori mediamente inferiori al 220‰, comportando una diminuzione del peso della componente di mortalità preriproduttiva sulla opportunità di selezione totale. Nel trend di variazione di It, infatti, si possono identificare due periodi: un primo, dal 1670 fino alla metà del XVIII secolo, nel quale It presenta un andamento relativamente costante e un secondo in cui tende a diminuire progressivamente. Negli ultimi periodi, infine, si osserva la tendenza a un progressivo aumento della componente legata alla fecondità

    • English

      The reproductive success in human populations depends on the total number of descendants that each couple (or each woman) leaves to subsequent generations.

      Natural selection does not work only through differential fertility, in fact biological fitness is also determined by the survival of the descendants, at least until their reproductive age is reached.

      The present study was conducted on the population of Chiomonte, a small rural village in the Susa Valley (Piedmont, Italy). We analyzed variations of the Crow’s index of opportunity for natural selection (It) and its components (Im and If) from 1670 to 1830. During this timeframe, major economic and social changes occurred in the community, which have had repercussions on certain aspects of the structure of the families and on their descendants.

      Drawing from marriage, baptism, and death acts recorded in the parish registers, it was possible to reconstruct "biological" families in order to analyse the reproductive history of about 80% of the married women, by assessing the number of children each of them had in relation to their age at marriage and its duration.

      The analysis of the interaction between mortality models and the opportunity for natural selection has allowed us to understand the potential implications of mortality crises and, above all, the role that infant mortality had in the past. This remains at values up to 250 ‰ until the second half of the eighteenth century and then reduces to mean values below 220 ‰, with a consequent reduction of the importance of the prereproductive mortality component on total selection.

      Two periods can be identified in the trend of It's variation: first, from 1670 until the middle of the eighteenth century, where it remains relatively constant, and a second in which it tends to decrease progressively. Furthermore, we observed a trend of progressive increase in the fertility component.


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