Il saggio intende rilevare come la lettura di libelli, diari e romanzi riguardanti la Prima Guerra Mondiale consenta di cogliere il modo in cui gli scrittori l’abbiano percepita e vissuta, dandole ciascuno a modo proprio consistenza narrativa e sintesi poetica. Le pagine degli autori affrontati – Curzio Malaparte, Carlo Emilio Gadda e Giovanni Comisso –, per ragioni diverse esemplari del rapporto letteratura e guerra sia per il grado di complicità emotiva ed esperienziale, sia per il valore letterario e simbolico delle loro opere ad essa ineluttabilmente connesse, sono, nelle tre rispettive tipologie del pamphlet, del diario e del romanzo, capaci di raccontare soprattutto ciò che la Guerra ha rappresentato sul piano delle coscienze
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