Marginella bellii Sowerby, 1846 est révisée sur la base d’un nouveau matériel du Gabon, qui est proposé comme localité type. Une espèce nouvelle vivant en micro-sympatrie est décrite comme Marginella aequinoctialis sp. nov. Le chromatisme des parties molles des deux espèces est présenté, la morphologie et la décoration de leur coquille sont présentés. Le degré de parenté entre les deux espèces et les aspects évolutifs sont discutés. L’examen des cas d’espèces jumelles est défendu comme détenant une valeur expérimentale particulière dans l’étude de la formation et de l’architecture de la diversité, et des processus évolutifs qui supportent celle-ci.
Marginella bellii Sowerby, 1846 è revisionata sulla base di nuovo materiale proveniente dal Gabon, proposto come località tipo; la specie è presente nelle comunità dell’Infralitorale a partire dalla parte orientale del golfo di Guinea e dalla foce del Volta, fino a capo Lopez. Marginella davisiana Marrat, 1877 risulta sinonimo più recente di M. bellii. Una nuova specie, vivente in micro-simpatria con M.bellii su fondi sabbiosi-siltosi infralitorali, è descritta come Marginella aequinoctialis sp. nov. La sua distribuzione comprende la metà settentrionale del Gabon, da capo Lopez fino a capo Esterias. Le due specie sono estremamente simili in morfologia e dimensioni conchigliari, ed i loro campi di variabilità sono in gran parte sovrapponibili. La maggior parte delle conchiglie di M. aequinoctialis ha un profilo biconico, più slanciato e cilindrico rispetto a M. bellii; quest’ultima ha invece una taglia generalmente superiore ed un profilo prevalentemente arrotondato. La decorazione dominante della conchiglia di M.aequinoctialis presenta linee assiali più marcate e meno numerose che in M. bellii, ed una decorazione spirale data da due file di grossi chevron, distanziati sull’ultimo giro, e presenti anche alla base dei giri della spira. Sulla conchiglia di M.bellii invece, la decorazione spirale è data da chevron più piccoli, più numerosi e più ravvicinati sulla metà superiore dell’ultimo giro. Tale decorazione costituisce la differenza più evidente tra le conchiglie delle due specie e, in M. bellii, è comunque solo raramente accennata. La certezza che non si tratti di un cline morfologico nell’ambito di una stessa specie è basata sul cromatismo delle parti molli: M. bellii presenta tre piccole macchie chiare sul piede, mentre su M. aequinoctialis sono presenti grandi macchie chiare. Non vi sono differenze nel cromatismo del sifone, della testa e dei tentacoli. M. bellii e M.aequinoctialis sono ritenute delle “pseudo-specie gemelle”, ovvero specie che, malgrado la grande somiglianza morfologica, possono essere distinte anche solo sulla base di minime differenze morfologiche “esterne”, una volta che altri caratteri diagnostici appropriati (e.g. la colorazione delle parti molli) sono stati individuati e verificati. Si ipotizza che le stesse specie possano essere indistinguibili allo stato fossile, avendo morfologie sovrapponibili e risultando probabilmente mescolate nello stesso livello fossilifero. Viene rimarcata l’importanza dello studio dei casi di “specie gemelle attuali” (o dei “complessi di specie”), dato che, spesso, queste consentono lo studio dei processi evolutivi, dei fenomeni di speciazione recente, ed offrono materiale utile a testare le relazioni filogenetiche. In questi tipi di studio, assumono particolare rilevanza le osservazioni effettuate in campo dato che molti caratteri che permettono la distinzione di due “specie gemelle” sono riscontrabili solo in esemplari viventi, osservati nel loro ambiente naturale. Nel caso di M.bellii infatti, l’identificazione dell’esistenza di un complesso di specie è derivato da una ipotesi formulata a priori, su materiale non vivente, e successivamente verificata in campo, grazie all’acquisizione ed integrazione di informazioni supplementari relative alla morfologia delle parti molli. Il tentativo di interpretazione della relazione filetica tra M. bellii e M. aequinoctialis porta a supporre che le due specie siano estremamente correlata e possano anche forse derivare direttamente l’una dall’altra. In quest’ultimo caso M. aequinoctialis costituirebbe la specie antenata, come suggerito dalla presenza della decorazione cromatica conchigliare, ben rappresentata nel gruppo di Marginella denticulata Link, 1807, e quasi scomparsa da M. bellii.
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