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Resumen de Idro-ecologia dei bacini urbani come strumento di pianificazione per una gestione sostenibile: il caso del Parco dell’Acqua (Brescia, Italia settentrionale)

Stefano Armiraglio, Mariachiara Gritta, Massimo Labra, Barbara Leoni

  • English

    Hydro-ecology of urban lakes as a planning tool for sustainable management: the case of Parco dell’Acqua (Brescia, Northern Italy). Parco dell’ Acqua is located in the town of Brescia, in the area of the old fish farming Institute. The main tank of the ancient farm has been restored and renovated with didactic recreational purposes with an underground passage to allow viewing of the aquatic system. A small pond has been created, using the vegetation and the fauna typical of small lentic water bodies of the Lombard Prealps. The pond has a surface of 620 m2, an average depth of 2 m and a volume of 1,100 m3. It is fed by groundwater withdrawn at the depth of 35 m, via a pit. The pond is equipped with a filtering system that should keep the water clear and the tank clean; nevertheless during the summer season significant algal and periphytic blooms occurred, reducing transparency and visibility through the windows. To improve the functionality of the system and to reduce the high management costs, a study has been carried out in order to characterize the pond from the hydro-ecological point of view and to find the causes of the algal blooms. Furthermore, an ancillary pilot study was conducted to assess the phytoremediation capability of macrophytes in the tank, which can compete with the algae for the nutrient assimilation and the use of solar radiation. The results show that the pond is eutrophic and that the development of intense algal blooms is related to the high availability of nutrients, particularly phosphorus, mainly due to groundwater. Moreover, the pit water supply increases in late spring and summer months when a greater evapotranspiration occurs. This allows a constant nutrient availability in the central phase of the growing season. Nutrient subtraction and surface shading ability of macrophytes suggest that this component has an important role in the system, but it is not enough to counterbalancing the algae growth. The present work allows proposing some suggestions for the sustainable management of the pond. First, it would be desirable to realize a depuration system based on natural filters with reduced maintenance operations. The current system, in fact, implies an important water and energy consumption coupled with an intense nutrient supply in the system. Finally, it would be appropriate to evaluate the possibility of using alternative water supply sources characterized by lower trophic levels than groundwater. Key words – Hydrobiology, macrophytes, phytodepuration, urban lakes

  • italiano

    Il Parco dell’Acqua è situato nel centro della città di Brescia, dove un tempo si trovava l’Istituto Ittiogenico provinciale. Nel Parco la vasca principale dall’antico allevamento è stata ristrutturata e attrezzata con un passaggio sotterraneo dotato di vetrate per consentire la visione della parte sommersa del bacino. Nella vasca è stato ricostruito un piccolo ecosistema acquatico lentico, utilizzando la flora e l’ittiofauna più comuni dei laghi delle Prealpi Lombarde. Il bacino artificiale presenta una superficie di 620 m2, una profondità media di 2 m e un volume pari a 1100 m3 di acqua; è alimentato da acqua di falda prelevata da un apposito pozzo. L’acqua del lago viene depurata con un sistema di filtraggio a sabbia, tuttavia durante la stagione estiva si osservano consistenti fioriture algali e perifitiche che riducono la trasparenza e la visibilità dalle vetrate. A questo proposito è stato svolto uno studio con lo scopo di caratterizzare il bacino dal punto di vista idro-ecologico e capire quali fossero le fonti di nutrienti che determinano questa proliferazione algale. È stato anche condotto uno studio preliminare per stimare quanto le macrofite acquatiche attualmente presenti siano in grado di accumulare azoto e fosforo e di sottrarlo quindi alle alghe. I risultati evidenziano un elevato livello di trofia del bacino, da cui dipendono le consistenti fioriture algali stagionali. Tali nutrienti, in particolare il fosforo, sono immessi nel bacino con la fonte di approvvigionamento principale, ossia l’acqua del pozzo. Ciò avviene in particolar modo nei mesi tardo primaverili-estivi, a causa di una maggior richiesta idrica del sistema di depurazione, determinando così una costante disponibilità di nutrienti quando il periodo vegetativo è al suo culmine. La capacità delle macrofite presenti nel bacino di sottrarre nutrienti alle alghe e di ombreggiare la superficie è importante ma al momento non sufficiente a ridurre la produttività del bacino. I risultati ottenuti consentono di definire misure concrete per una gestione sostenibile del bacino. Sarebbe auspicabile individuare l’esistenza di fonti di approvvigionamento idrico alternative al pozzo utilizzato, e integrare, sino a sostituire interamente, il sistema di depurazione in funzione con filtri naturali, questi riducono sensibilmente il consumo idrico attuale e non richiedono interventi, se non minimi, di manutenzione. Parole chiave – Idrobiologia, macrofite, fitodepurazione, bacini artificiali urbani


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