Nell'articolo si legge l'edizione critica dei sonetti del poeta trecentesco Lorenzo Moschi, la maggior parte dei quali finora inediti e traditi da due manoscritti quattrocenteschi, il codice Riccardiano 1103 e il codice Palatino 359 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Dalla stessa tradizione manoscritta si ricavano i dati biografici di Moschi, nei cui testi, 'campioni delle abitudini compositive in uso nel periodo in cui visse', si riverberano, insieme a continui riferimenti alla tradizione lirica italiana. Dopo l'introduzione, il contributo è articolato in quattro sezioni: descrizione dei manoscritti e delle stampe, nota sulla tradizione, il testo e l'apparato, i sonetti.
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