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Joyce e la gorgia toscana

  • Autores: Riccardo Tesi
  • Localización: Studi e problemi di critica testuale, ISSN 0049-2361, Nº. 95, 2017, págs. 69-79
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • Sul tic linguistico di Corley, protagonista di "Two Gallants", sesto racconto di "Dubliners" (1914) di James Joyce, si sofferma Riccardo Tesi: la pronuncia in pubblico della prima lettera del proprio nome utilizzando un suono fricativo glottidale tipico dei nomi di persona di origine celtica e identico alla gorgia toscana. In tal modo, il personaggio si attribuisce connotati gaelici, per sanare il divario con il suo raffinato e suadente compagno d'avventure, Lenehan, ma, al contempo, crea un effetto comico derivante dalla parziale sovrapposizione omofonica col sostantivo 'whore', 'prostituta'. Tale espediente linguistico, secondo l'A., deriva a Joyce dal contatto con alcuni fiorentini durante i primi anni del soggiorno a Trieste e dietro esso 'sembra condensarsi l'attrazione/avversione profonda dell'intellettuale raffinatissimo tanto nei riguardi dei piccoli mercanti di lingue vive incontrati alla scuola triestina, quanto nei confronti delle periferie annerite della sua amata/odiata città natale e dei suoi improvvisati dongiovanni, ritratti impietosamente a pronunciare il proprio nome alla maniera dei bardi gaelici'


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