Al centro del contributo la disamina del v.35 del canto XIII dell'"Inferno", quando Dante introduce il lettore nel settimo cerchio, quello del girone dei suicidi. L'A., sulla scorta di riprove testuali e contenutistiche, si esprime a favore della lezione 'gridar' in luogo della lectio difficilior ufficiale 'dir', accolta da Giuseppe Campi (1888), Giuseppe Vandelli (1937), Giorgio Petrocchi (1966), Anna Maria Chiavacci Leonardi (1991), Giorgio Inglese (2007) e Saverio Bellomo (2013). Di contro, la variante 'gridar' è largamente attestata in 'manoscritti seniori, confermata da tutti i commentatori antichi e moderni quali Witte, Moore, Casini, Casella, Steiner'.
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