Carolina Rispoli, scrittrice lucana del XX secolo, ingiustamente esclusa e trascurata dalla critica letteraria nella sua ultima fase narrativa, con i romanzi La terra degli asfodeli e La torre che non crolla, pur continuando nel solco della condizione femminile nel Mezzogiorno italiano di inizio novecento, introduce elementi tematici innovativi e soprattutto nuovi contesti ambientali, come quelli sardi che dimostrano una timida ma progressiva presa di coscienza da parte delle donne della sua regione circa la loro anacronistica situazione, offrendo interessanti spunti sulle possibili cause e pittoresche descrizioni sulle conseguenze della stessa. Nella sua prosa, inoltre anche lo stile ed il linguaggio rivestono una peculiare valenza simbolica a supporto delle sue sottili e spesso sottese proteste relative alle storture socioculturali che attanagliano il meridione d’Italia a cavallo fra le due guerre mondiali.
Carolina Rispoli, a 20th century writer from Basilicata, introduces innovative themes and new contextual environments in her latest narrative phase, La terra degli asfodeli and La torre che non crolla, however the feminine condition in the South of Italy of early 20th century continues to be central topic of her works. An example could be the introduction of the Sardinian environments theme, that show a timid but progressive growing awareness of the women of this region about their anachronistic situation. She provides interesting ideas concerning the possible causes of this situation and picturesque descriptions of the consequences of that.
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