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Resumen de Dare una voce a donne, poveri, emarginati: la proposta culturale della scrittrice siciliana Rosina Muzio Salvo

Daniela Bombara

  • italiano

    Il presente lavoro di ricerca intende esaminare la vicenda biografica e la produzione di Rosina Muzio Salvo (1815 –1866 ). Poetessa, autrice di romanzi e di scritti pedagogici, Rosina abbandona il marito per seguire i propri interessi culturali e partecipa attivamente ai moti del 1848 sviluppando un suo itinerario personale guidato dall’idea di una rivoluzione che parta dall’educazione delle classi popolari. L’opera narrativa della scrittrice (Adelina 1845, Martina 1852, Antonio e Brigida 1859, Le due contesse 1865) è incentrata su figure di donne volitive, composte nel dolore o al contrario in preda a passioni anche eccessive, che rivendicano comunque un loro spazio letterario; costante l’attenzione per le condizioni del proletariato, in particolare nei romanzi più tardi, ripuliti dai tratti romantici quali enfasi, agnizioni, trame accessorie.

  • English

    My research aims to bring to the attention of the scholars the biographical profile and the literary production of Rosina Muzio Salvo (1815-1866). Poetess, novelist, and author of educational writings, Rosina leaves her husband to pursue her cultural interests. She actively participates to the risings of 1848, while developing her idea of a revolution starting from the lower classes’ education. The writer’s novels ( Adelina 1845, Martina 1852, Antonio e Brigida 1859, Le due contesse 1865) focus strong-willed women’s characters, sometimes reasonable in pain, on the other side being taken by unbridled and inexpressible passions, which demand a writing space. The attention to the proletariat’s conditions of life is constant, particularly in her last novels, purified from any Romantic features, as emphatic style, recognitions, overarticulated narrative threads.


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