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Resumen de La Fiammetta “scrittrice” ed adultera nell’Elegia di Giovanni Boccaccio1

Maria Francesca Loffredo

  • italiano

    Le fonti acquisite dal Boccaccio durante il soggiorno napoletano suggeriscono l’attribuzione di un valore pragmatico alle sventure della protagonista dell’Elegia di Madonna Fiammetta. L’opera introspettiva che colloca in primo piano l’animo ferito della donzella e alle fanciulle è primariamente indirizzata, palesa l’intento dell’autore di ammonire le “pietose donne” sulle conseguenze dell’amore smodato. Attraverso la fictio, Fiammetta adopera la scrittura come forma di redenzione, convertendo la propria esperienza in exemplum. Ciò dissimula un desiderio di controllo della donna da parte di Boccaccio, sulla scia del pensiero misogino medievale, ma che finirà per conferire alla scrittura femminile un nuovo protagonismo.

  • English

    The sources Boccaccio acquired during his Neapolitan stay suggest the attribution of a pragmatic value to the wickedness of the protagonist of the Elegy by Madonna Fiammetta. The introspective work that focuses on the wounded soul of the donzella and the maiden is primarily addressed, revealing Boccaccio's intent to admonish the "pious women" on the consequences of undying love. Through fiction, Fiammetta uses writing as a form of redemption, converting her experience into exemplum. This disguises Boccaccio's desire to control the woman in the wake of medieval misogyny thinking, but will end up giving the female writing a new protagonism.


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