The essay analyzes "marginal" female writings, examining the reports of women who recorded their travel impressions on diaries, letters, reports and descriptive texts, which are still a valuable source for the historic reconstruction of Southern Italy. The survey intends to open up a new window within the collective imagination of an Italy told by tourists whose writings the overthrow of traditional literary canon leads to the realization of a kind of "contamination" in which literature is intertwined with disciplines such as:
anthropology, economics, archeology, architecture, painting, but also ethnography and popular traditions. Travel writings of two different century’s women will be considered: Matilde Perrino, a young illuminating traveler who visited Apulia descrivin reality without literary filters in a report that lies halfway to the diarist-epistolar form and that to the essay and Estella Canziani (1887 - 1964), a double nationality traveler who painted and wrote of the Abruzzo’s reality of his times, extremely mysterious and rich in medieval and folkloristic elements
Il contributo analizza scritture femminili “marginali”, prendendo in esame i resoconti di donne che registrarono sulla carta le proprie impressioni di viaggio in diari, lettere, rapporti e testi descrittivi che costituiscono ancora oggi preziosa fonte per la ricostruzione storica del Mezzogiorno d’Italia. L’indagine intende affacciarsi nel poco conosciuto mondo dell’odeporica femminile raccontata dallo sguardo di viaggiatrici nei cui scritti il rovesciamento del canone letterario tradizionale porta alla realizzazione di una sorta di “contaminazione” che vede la letteratura intrecciarsi con altre discipline quali: l’antropologia, l’economia, l’archeologia, l’architettura, la pittura, ma anche l’etnografia e le tradizioni popolari. Saranno presi in esame gli scritti odeporici di due donne di epoche diverse: Matilde Perrino, giovane viaggiatrice illuminista che visita la Puglia descrivendo una realtà restituita senza filtri letterari in un resoconto che si colloca a metà strada tra la forma diaristico-epistolare e quella del saggio ed Estella Canziani (1887 – 1964), viaggiatrice dalla doppia nazionalità che dipinge e scrive della realtà abruzzese dei suoi tempi, oltremodo misteriosa e ricca di elementi medievali e folkloristici
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