Teresa Elena Cinquantaquattro, Carlo Rescigno
I due bronzetti oggetto della presente nota, una suonatrice di lira e un guerriero, furono rinvenuti nel corso degli scavi condotti dalla Seconda Università degli Studi di Napoli (ora Università degli Studi della Campania) sul Tempio Maggiore dell’acropoli di Cuma, in uno strato di pareggiamento. Se ne propone un inquadramento alla fine dell’VIII secolo a.C. e una produzione locale, frutto di stimoli diversi, ma esito di un sapere profondamente radicato nell’universo coloniale euboico. Pur nella semplicità della forma se ne propone una lettura con rimandi mitici e agganci alle tradizioni religiose imperniate sulla forza delle armi e la parola oracolare, in bilico tra muse e sibille.
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