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"Nullum crimen et nulla poena sine lege" Some remarks on fourth-century athens

  • Autores: Carlo Pelloso
  • Localización: Seminarios complutenses de derecho romano: revista complutense de derecho romano y tradición romanística, ISSN 1135-7673, Nº. 30, 2017, págs. 351-392
  • Idioma: español
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      The essay focuses on the Athenian antecedents of the Enlightenment principle "nullum crimen et nulla poena sine lege". Among many historians, it is commonly held that, in the fourth century B. C. the Athenian legal system still embodied an "agonistic society" where "nomoi" represented either forms of evidence or mere pretexts for starting legal actions, and public trials were "arenas" directed to determine societal hierarchies. The essay challenges this view: it investigates the role of written and unwritten "nomoi", as well as of the discretionary powers of the courts in the area of public actions, and strengthens the idea that Classical Athens implemented the rule of law.

    • italiano

      Il saggio tratta degli antecedenti ateniesi del principio illuministico nullum crimen et nulla poena sine lege. Secondo una ben radicata scuola di pensiero, ancora nel IV secolo a.C., l'ordinamento giuridico ateniese sarebbe stato espressione di una "agonistic society" in cui i nomoi avrebbero rappresentato o dei mezzi di prova o dei meri pretesti di iniziative giudiziali, e i processi pubblici sarebbero stati "arene" volte a determinare gerarchie sociali. Contro questa ricostruzione, il saggio, dopo un'indagine sul ruolo concretamente svolto nell'area delle azioni pubbliche dai nomoi scritti e non scritti, nonché dai poteri discrezionali dei tribunali, corrobora l'idea secondo cui nell'Atene classica sarebbe stato inverato uno stato di diritto.


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