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Resumen de La legittimità del potere ed il suo esercizio: Elementi comparativi nella testualità politica francescana del XIV secolo

Paolo Evangelisti

  • italiano

    L'esperienza medievale dei Minori è caratterizzata dalla decisione di svolgere un ruolo attivo nelle realtà sociali nelle quali l’Ordine si inserisce. In questo quadro la consapevolezza teorico-politica francescana matura sino a cimentarsi con la questione dei requisiti che, da soli, possono legittimare l’autorità politica.Se in Scoto la legittimità deriva in via esclusiva dall’espressione del consenso di coloro che volontariamente scelgono di conferire quel potere ad un’autorità, se in Ockham la legittimità del potere è condizionata da un duplice principio di circostanzialità e di efficienza funzionale, in Eiximenis la questione della legittimità è sottoposta a un duplice vaglio.L'agire politico dell'autorità politica non può mai essere considerato un esercizio della plenitudo potestatis in ragione di un principio costituzionale: il reggitore di una comunità deriva il suo potere e la sua autorità non solo dal consenso ma da un patto convenuto che deve avere per oggetto esplicito gli ambiti ed i fini della sua azione. Il secondo vaglio è inerente ad una condizione coessenziale di legittimità: il potere ha una sua motivazione strettamente funzionale. L’autorità politica deve garantire, classicamente, pace e giustizia, ma anche farsi parte attiva di un processo volto al “millor estament de la cosa pública”, al miglioramento economico dei soggetti che costituiscono la comunità politica, ma anche di coloro che potranno entrarne a far parte attraverso precisi e ben delimitati percorsi inclusivi.

  • English

    The medieval experience of the Franciscans is marked by the decision of acting in different societies. In this context the awareness of their presence bring them to focus on the requirements that, by themselves, can legitimize the political authority.If in Scoto legitimacy is exclusively founding by the consensus of the people who voluntarily choose to confer its power to an authority, if in Ockham the legitimacy of power is conditioned by the double principle of circumnstantiality and functional efficency, in Eiximenis the basis of the authority is submit to a double temperament. First of all the authority can never be considered as an exercise of plenitudo potestatis due to a constitutional principle: the ruler of a community derives his power not only from the consensus but from an agreed pact in which is clearly fixed circles and ends of his action. The second one regards the co-essential condition of the legitimacy: the power of the ruler has a strictly functional justification. This kind of authority must ensure not only the classicals peace and justice, it has to become an engine of the process looking for the “millor estament de la cosa pública”, for the economic emprovement of the subjects belonging to the political communitiy, but also of those who could enter in it by a specific and very well circunscribed pathways of integration.


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