La prassi scrittoria di Gerhoh di Reichersberg (m. 1169) è ben conosciuta, in quanto si sono conservati numerosi codici idiografi di sue opere; del Tractatus de simoniacis è inoltre conservato un brogliaccio autografo (Klagenfurt, UB, Perg. 10). Dopo avere presentato le caratteristiche di quest'ultimo esemplare e i suoi rapporti con la tradizione successiva, l'articolo è specificamente dedicato all'esame degli idiografi di Gerhoh, che testimoniano il processo di sviluppo del testo e i frequenti ripensamenti dell'autore, sia sotto il profilo strettamente paleografico e scrittorio, sia sotto quello dell'elaborazione letteraria dell'opera. Fra i manoscritti considerati vi sono alcuni codici conservati a Reichersberg (Bibl. des Augustiner-Chorherrenstiftes, 1; 5; 8; 55), nonché i codici Salzburg, Benediktiner-Erzabtei Sankt Peter, a.VI.33; Admont, Stiftsbibl., 434; Paris, BNF, lat. 4236.
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