L'autrice considera la visione dell'amore proposta da Melchiorre Zoppio nei suoi componimenti poetici, visione convenzionale della passione erotica. Viene scelto il tema del furto amoroso prendendo come riferimento Petrarca: il pretesto è offerto dal sonetto 199 del "Canzoniere", dedicato alla condanna del furto del guanto di Laura; sulla tematica Zoppio si sofferma in particolare nel rifacimento dell'edizione dello "Psafone" del 1617, in cui sono da considerare anche interventi a più mani dell'ambito academico, né va dimenticato il rafforzarsi dei rapporti con l'ambiente romano di Maffeo Barberini.
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