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La città nell'ordinamento giuridico

    1. [1] Università Iuav di Venezia

      Università Iuav di Venezia

      Venezia, Italia

  • Localización: Istituzioni del federalismo: rivista di studi giuridici e politici, ISSN 1126-7917, Nº. 4, 2016, págs. 975-995
  • Idioma: italiano
  • Enlaces
  • Resumen
    • English

      This paper examines how the Italian legal system views the city, the institutional form of which is the urban municipality and the metropolitan city, and analyses three dimensions of local authority: territory, population and representative institutions. As to territory, local authorities’ boundaries do not always coincide with cities’ economic and social unity. As to population, the residence criterion takes no account of those who are in regular contact with local administrations and should be considered part of it. Finally, cities’ representative institutions are bound by decisions taken at other political levels: the State establishes the spheres of local autonomy. It thus seems desirable to have representatives of municipalities (and therefore of metropolitan cities, as well) in the national Parliament, so they can participate in the policy-making process affecting their areas of autonomy.

    • italiano

      Questo scritto esamina come l’ordinamento giuridico italiano consideri la città, la cui veste istituzionale è il Comune urbano e la Città metropolitana, analizzandone i tre elementi costitutivi di ente territoriale: territorio, popolazione e istituzione rappresentativa. Per quanto riguarda il territorio, i confini degli enti territoriali locali non sempre coincidono con l’unità economico-sociale della città; per quanto riguarda la popolazione, il criterio della residenza non tiene conto di coloro che vengono in contatto stabilmente con l’amministrazione locale e dovrebbero essere considerati parte di essa; e l’istituzione rappresentativa della città è legata alle decisioni prese da altri livelli politici. Lo Stato stabilisce gli ambiti dell’autonomia locale.

      Per questo sembra auspicabile la presenza di rappresentanti dei Comuni (e dunque anche delle Città metropolitane) nel Parlamento nazionale, perché possano partecipare al processo di elaborazione delle politiche che incidono sui propri spazi di autonomia.


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