L’articolo analizza, alla luce della teoria dei mercati transizionali del lavoro, il modello di organizzazione e disciplina del mercato del lavoro italiano disegnato dal d.lgs. n. 150/2015, al fine di verificare se esso sia in linea con le trasformazioni che interessano i territori, le imprese e i percorsi di carriera in quella che è stata definita la “nuova geografia del lavoro”. L’A. ricostruisce i frammenti dell’attuale sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro, concentrandosi su alcuni strumenti specifici, e propone alcune riflessioni in merito a possibili sviluppi che tengano maggiormente conto di dimensioni finora trascurate, sia sul fronte del ruolo e delle modalità di coinvolgimento di diversi attori, sia su quello degli strumenti e delle misure da privilegiare per rispondere alle sfide in atto.
The article analyses, in light of the transitional labour market theory, labour market organisation and regulation in Italy after the Legislative Decree No. 150/2015, in order to verify whether it is in line with the transformations affecting territories, businesses and career paths in the frame of the so called “new geography of work”. The A. retraces the fragments of the current demand and supply regulatory system, by focusing on some specific tools, and suggests possible developments that take more into account issues which have been insufficiently scrutinized until now, both with respect to the role of actors involved, as well as to the tools and measures to be privileged in order to meet the challenges in place.
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