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La legittimità della confisca di prevenzione come modello di "processo" al patrimonio tra tendenze espansive e sollecitazioni sovrannazionali: TERZA SESSIONE. Le tipologie sanzionatorie: La prevenzione patrimoniale

    1. [1] Università di Catania
  • Localización: Rivista italiana di diritto e procedura penale, ISSN 0557-1391, Vol. 60, Nº 2, 2017, págs. 559-599
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • The Legitimacy of Preventive Confiscation as Model for proceeding against Assets: between Expansive Trends and Supranational Instances
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      This article discusses the legitimacy of preventive confìscation in the light of the European and comparative legal debate on confìscation without conviction. It analyzes the recent trends in the relevant legislation, also on the basis of bill No. 2134, which extends the scope of this confìscation from a form of fight against organized crime to an instrument against economic crime and, indeed, one for the benefit of the public administration, despite the demands of the European Court of Human Rights for a more consistent application of the principle of legality (precision) in the Identification of the recipients, especially for the category of "ordinary dangerousness" (De Tommaso case). In the light of the ECHR's positive attitude towards forms of actions in rem, the author does not believe in a change of the Court's position in relation to preventive confìscation — one that would be more respectful of the safeguards and consistent with its autonomous concept of criminal matters. In conclusion, the article evaluates the possibility to introduce a criminal proceeding against assets in consìderation of the recent EU Proposal for a regulation on the mutual recognition of freezing and confìscation orders, also without conviction, issued in the framework of criminal proceedings. The reference model adopted by the European legislator is § 4 of the German bill — BReg4181 16 - for the implementation of Directive 42/2014.

    • italiano

      L'articolo riflette sulla legittimità della confisca di prevenzione alla luce del dibattito europeo e comparatistico sulla confisca senza condanna, analizzando le recenti tendenze, anche in base al d.d.l. 2134, della legislazione in materia che sempre più ne estende l'ambito di applicazione, dalla lotta al crimine organizzato alla criminalità economica e, addirittura, della p.a.; ciò nonostante le sollecitazioni della Corte europea a un'applicazione maggiormente conforme al principio di tassatività proprio nell'individuazione dei destinatari a pericolosità generica (sentenza De Tommaso). Pur non confidando in un più garantista e coerente atteggiamento da parte della Corte europea nei confronti della confisca di prevenzione, - alla luce del suo uniforme orientamento di favore verso forme di actio in rem —, si ragiona sulla possibilità di concepire un modello penalistico di processo al patrimonio in considerazione della recente proposta di Regolamento UE sul mutuo riconoscimento dei provvedimenti di confisca, anche senza condanna, purché pronunciati in un procedimento penale; regolamento che adotta come modello di riferimento il progetto di legge tedesco per l'implementazione della direttiva 42/2014.


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