Le disuguaglianze hanno ormai abbondantemente superato la soglia di guardia, la disoccupazione, specie giovanile, è a livelli allarmanti, le tutele dei lavoratori sempre più aggredite. Quale la responsabilità dell’Unione europea in tutto questo? Quel progetto – le cui radici affondano nel sogno di una Europa pacificata – è definitivamente fallito? O è ancora possibile imprimergli una svolta progressista?
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